Minori: Unicef, in Sardegna il primo Osservatorio permanente su diritti bambini e adolescenti

È stato sottoscritto questa mattina a Sassari il protocollo d’intesa tra Unicef e Procura che dà vita al primo Osservatorio permanente sui diritti dei bambini e degli adolescenti in Sardegna. “La povertà è un problema che coinvolge tutti gli attori delle nostre società, in particolare le famiglie e soprattutto i bambini e gli adolescenti, i più vulnerabili – dichiara il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo -. Nell’anno in cui celebriamo il trentennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per noi dell’Unicef è di particolare importanza l’istituzione di quest’osservatorio. Siamo certi che insieme con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Sassari porteremo alla luce situazioni di maggiore difficoltà che vedono coinvolti in particolar modo i bambini e gli adolescenti e contribuiremo, anche attraverso lo svolgimento di diverse attività, al loro benessere”.

“La firma del Protocollo rappresenta oggi un momento di grande soddisfazione non solo perché sigilla una prassi virtuosa che già da tempo caratterizza il modus operandi della Procura per i Minorenni di Sassari in sinergia col Nido delle Cliniche universitarie – aggiunge Elena Maria Grazia Pitzorno, procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Sassari –. Questo Osservatorio, servirà, tra l’altro, ad assicurare un percorso protetto oltreché per i bambini italiani in situazione di vulnerabilità, anche per quelli nati da donne migranti sbarcate in Italia e accolti nella provincia per scongiurare il rischio che molti di essi possano essere ‘invisibili’ col rischio di divenire vittime di tratta”. In Sardegna, secondo il rapporto Istat 2018, il 17,3% delle famiglie l’anno scorso viveva in una situazione di povertà relativa, con un incremento del 3% rispetto al 2017. L’Osservatorio, che avrà sede in Procura, sarà un valido strumento per raccogliere e analizzare dati e sostenere le istituzioni nel miglioramento delle condizioni dei minorenni, compresi anche i minorenni stranieri non accompagnati, che vivono in situazioni di disagio e di povertà economica ed educativa, vigilando sul rispetto dei loro diritti agendo su un’area che comprende le province del Nord Sardegna.

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