Quaresima: card. Bassetti (Perugia), “i cristiani chiamati ad essere ambasciatori e sentinelle di pace e di riconciliazione”

“La Quaresima rischia di diventare un tempo debole, rispetto agli interessi delle persone che sono ben altro dei richiami della Parola di Dio e della Chiesa”. Lo ha detto, ieri sera, il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa del Mercoledì delle Ceneri celebrata in cattedrale, insieme ad un gruppo di giovani sacerdoti provenienti da tre continenti. “Questi sacerdoti, ospiti della nostra comunità per apprendere la lingua italiana – ha commentato –, sono testimoni di una Chiesa giovane a cui affidiamo le nostre speranze”.
Il rito delle ceneri esprime “certamente penitenza e domanda di perdono, ma soprattutto dimostra una cosa così semplice e chiara: siamo polvere, siamo cioè tutti deboli e fragili – ha osservato il porporato -. Quest’uomo, che si innalza e si sente potente (e ognuno di noi ha i suoi modi per innalzarsi), domani non sarà più nulla. Quest’uomo, diciamo pure questa nazione che si innalza e si sente forte e sfodera armi e denaro, rischia domani di sentirsi terribilmente debole. Siamo tutti polvere nonostante la nostra superbia e la cenere sul capo ce lo ricorda”.
“Il segno delle ceneri – ha aggiunto il cardinale – è certamente un segno austero come è il tempo quaresimale, ma ci è dato per aiutarci a vivere meglio e a farci capire quanto è grande l’amore di Dio, che si lega alla nostra fragilità e debolezza. E proprio a noi deboli e fragili Dio ha affidato il dono della pace, perché la viviamo, la custodiamo, la difendiamo e la costruiamo. In troppe parti del mondo la pace è quotidianamente offesa. Quanti popoli schiacciati dalla violenza, dalla fame, dai soprusi di ogni genere; quanti poveri alzano al cielo le loro mani vuote e invocano giustizia!”.
“Il Signore ha preso la polvere che noi siamo per farci ‘ambasciatori’ di pace e di riconciliazione. Noi cristiani siamo chiamati ad essere sentinelle di pace nei luoghi in cui viviamo e operiamo – ha concluso il card. Bassetti -. Ci è chiesto di vigilare per non cedere alle tentazioni dell’egoismo, della menzogna e della violenza. Il digiuno e la preghiera ci renderanno sentinelle attente e vigili perché non vinca in noi il sonno della rassegnazione al male, che ci fa ripiegare su noi stessi e sui nostri egoismi”.

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