Quaresima: mons. Ricchiuti (Altamura), “trasformare e rinnovare le nostre comunità, la vita familiare e quella sociale”

“Mettersi in cammino quaresimale significherà, prima di tutto, ritornare alle origini, al principio, al gesto creativo da cui discendono la nostra creaturalità, la nostra filialità e la nostra fraternità, per rigenerare questo cielo e questa terra”. Lo scrive mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, nel suo messaggio per la Quaresima “Convertirsi per trasformare”. “Quando ci recheremo nelle nostre chiese e piegheremo il nostro capo, perché venga imposta su di esso la cenere, portiamo nelle profondità del cuore e della mente le parole che ci verranno rivolte: “Convèrtiti e credi al Vangelo!”, è l’invito del presule. Che afferma come “solo la consapevolezza dell’essere peccatori ci renderà cristiani capaci di chiedere al Signore di perdonarci e, poiché la nostra invocazione non rimarrà inascoltata, Lui ci ridarà la grazia di convertirci, di cambiare strada e di rivoluzionare tutto di noi”. È così che, secondo mons. Ricchiuti, “saremo capaci di trasformare e rinnovare, a partire dalla nostra conversione, le nostre Comunità, la vita familiare e quella sociale”. Riferendosi al “cammino pastorale di questa nostra Chiesa diocesana”, l’arcivescovo sostiene che “la trasformazione missionaria della parrocchia non può avanzare, se non ci sarà conversione interiore”, attraverso “le strade maestre del digiuno, della preghiera e dell’elemosina”. Sarà così “un ‘uscire’ da noi stessi, per ‘incontrare’ la paternità di Dio nella fede in Cristo Gesù; e per incontrare l’altro come un nostro fratello da abbracciare e con cui camminare insieme”.

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