Commissione Ue: bilancio in materia di migrazione. “Serve strategia globale per protezione frontiere e approccio al fenomeno”

Bruxelles: il primo vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans

(Bruxelles) “Negli ultimi 4 anni l’Unione europea ha compiuto progressi significativi, con risultati concreti, nell’affrontare la sfida della migrazione. In circostanze molto difficili, abbiamo agito insieme. L’Europa non è più colpita dalla crisi migratoria che ha vissuto nel 2015, ma rimangono problemi strutturali”. Il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, commenta il documento diffuso oggi a Bruxelles che traccia un bilancio del problema migratorio in Europa. “Gli Stati membri hanno il dovere di proteggere e di prendersi cura di coloro a cui offrono rifugio. Continuare a lavorare insieme, attraverso un approccio globale, in solidarietà, e con un’equa ripartizione delle responsabilità, è l’unica via percorribile – prosegue Timmermans – se l’Ue vuole essere all’altezza della sfida migratoria”. Per 3 anni consecutivi i dati relativi agli arrivi “sono costantemente diminuiti, e i livelli attuali rappresentano solo il 10% rispetto alle cifre del 2015, quando hanno toccato la loro punta massima”, afferma la Commissione. Nel 2018 “sono stati rilevati circa 150mila attraversamenti irregolari lungo le frontiere esterne dell’Ue. Il fatto che il numero di arrivi irregolari sia stato ridotto non è tuttavia una garanzia per il futuro, considerando la probabile persistenza della pressione migratoria. È pertanto essenziale adottare un approccio globale alla gestione della migrazione e alla protezione delle frontiere”.

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