Papa in Marocco: mons. Agrelo Martinez, “migranti hanno bisogno della nostra vicinanza, del nostro sguardo”

“Le presentiamo le difficoltà e le tristezze, le gioie e le speranze dei migranti, al centro dell’attenzione e della preoccupazione della Chiesa, madre di tutti”. È il saluto al Papa dell’arcivescovo di Tangeri, mons. Santiago Agrelo Martínez, durante l’incontro con i migranti ospitati nella sede della Caritas di Rabat, ultimo appuntamento pubblico della prima giornata di Francesco in Mesisico. “Il migrante povero non rivendica diritti, però li possiede”, ha fatto notare il vescovo: “Non reclama giustizia, però gli è dovuta. È come se la sua povertà gli impedisse di vivere pienamente. È come se pretendesse soltanto che ci accorgiamo che esiste, che sta qui, che ha bisogno della nostra vicinanza, del calore del nostro sguardo”. “Qui con noi ci sono alcuni di loro, che hanno raggiunto finalmente l’agognata condizione di legalità”, ha proseguito l’arcivescovo di Tangeri: “Però nel cuore guardiamo anche agli altri, quelli che non avendo documenti non hanno niente, a quelli che vengono chiamati illegali o irregolari, a quelli che essendo illegali o irregolari non hanno neanche la consolazione di essere qui oggi”. “Tutti vogliamo trovare nelle sue parole la certezza della speranza per andare avanti con decisione nella vita”, ha concluso il vescovo rivolgendosi al Papa: “Grazie perché ci vuole bene”.

 

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