Ogni anno l’Arabia saudita spende due miliardi di dollari di propaganda, per diffondere nel mondo l’islam radicale. Lo sostiene il giornalista de Il Foglio, Giulio Meotti, all’incontro di presentazione del X Rapporto sulla dottrina sociale della chiesa nel mondo, dell’Osservatorio cardinale Van Thuân, dal titolo “Islam: un problema politico. “Quattro quinti delle case editrici al mondo sotto l’influenza dell’Arabia saudita – prosegue -; a Bruxelles il 95% dell’offerta islamica è gestita dai sauditi”. Il quadro emergente dall’analisi di Meotti è quello di “un’opera capillare e profonda di esportazione dell’islam radicale per la quale non si bada a spese”. “Il problema dell’ islam politico – avverte a conclusione – non è solo da parte islamica ma è legato anche alla profonda debolezza europea. L’islamizzazione dell’Europa è legato alla scristianizzazione e alla debolezza della stessa Europa”.