Ciclone Idai: Cei, un milione e mezzo di euro in soccorso delle popolazioni dell’Africa australe

La presidenza della Cei ha stanziato un milione di euro, dai fondi dell’8xmille, in soccorso delle popolazioni dell’Africa australe colpite dal ciclone Idai, cui si aggiungono altri 500mila euro provenienti dalla rete Caritas. Ne dà notizia la Conferenza episcopale italiana sul proprio sito www.chiesacattolica.it. “Una vasta area tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi – viene ricordato – è stata colpita, nei giorni scorsi, dal ciclone Idai dopo settimane di piogge torrenziali e alluvioni. Secondo le prime stime sono state registrate oltre 1.000 vittime, ma il numero potrebbe crescere in modo esponenziale via via che le acque si ritirano. Sono più di un milione e mezzo le persone colpite, centinaia di migliaia gli sfollati, case ed edifici pubblici distrutti, strade bloccate con diverse zone ancora inaccessibili. In Mozambico la zona maggiormente colpita è l’area centrale, in particolare la città costiera di Beira, con oltre 500.000 abitanti. In Zimbabwe la regione di Chimanimani è tra le più colpite; anche nel Malawi centrale e meridionale, il ciclone e le alluvioni hanno provocato danni ingenti con decine di morti, più di 500 feriti e oltre 140.000 sfollati in 13 distretti. Altissimo il rischio di epidemie”. Attualmente, viene riportato sul sito della Cei, “i soccorsi sono concentrati sull’evacuazione delle persone che si trovano ancora circondate dall’acqua. Nei tre Paesi i vescovi hanno affidato alle rispettive Caritas locali il compito del coordinamento e dell’attuazione degli interventi in collaborazione con le altre realtà ecclesiali presenti e attive nell’emergenza. Le Caritas nazionali di Mozambico e Zimbabwe stanno compiendo una valutazione dei bisogni per poter elaborare un piano di risposta organico di breve durata. Caritas Malawi interverrà sostenuta in prima battuta dagli organismi Caritas già presenti nel Paese e in seconda battuta coinvolgerà altri possibili donatori tra cui anche Caritas Italiana. I piani di intervento immediato (emergenza) privilegeranno la fornitura di ripari d’urgenza, beni non alimentari di prima necessità (coperte, utensili per la cucina, ecc.), cibo, acqua potabile, kit igienico sanitari, sostegno psicologico”.

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