Economia: Istat, “rete di relazioni del sistema produttivo italiano non favorisce una trasmissione rapida e intensa della crescita internazionale”

La rete di relazioni del sistema produttivo italiano non favorisce una trasmissione rapida e intensa della crescita internazionale (e dunque l’aggancio al ciclo economico di paesi in espansione), di spillover tecnologici o di aumenti di produttività. Solo le relazioni con la Germania sembrano garantire un’efficiente trasmissione di shock tra i due Paesi. È quanto emerge nell’edizione 2019 del “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi” diffuso oggi dall’Istat.
“L’assenza di elevata connettività dei settori meno centrali negli scambi internazionali – aggiunge l’Istituto nazionale di statistica – riduce inoltre la possibilità per l’Italia di beneficiare di shock positivi provenienti da Cina e Stati Uniti”.
“Tuttavia – prosegue il rapporto – un esercizio di stima della reattività delle imprese italiane al ciclo dei 10 Paesi partner evidenzia che negli anni della recessione e della successiva ripresa (2010-2016) le nostre imprese avrebbero tratto maggiore beneficio da un aumento del tasso di crescita proprio degli Stati Uniti (oltre che di Regno Unito e Francia)”. Secondo l’Istat, “gli effetti di eventuali accelerazioni della crescita di Germania, Spagna e Belgio sarebbero stati invece limitati. In tale periodo, il maggiore beneficio per le imprese italiane sarebbe derivato dalla correlazione con Paesi a crescita non necessariamente vigorosa, ma più stabile”.

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