Ciclone Idai: Msf, in Malawi distrutto il 50% dei raccolti

In Malawi le inondazioni causate dal ciclone Idai hanno colpito circa 16.000 famiglie, la maggior parte del distretto di Nsanje, nel Malawi del sud. Lo rende noto Medici senza frontiere, che segnala come “le piogge ora sono in gran parte cessate e l’accesso alle aree colpite sta migliorando, ma alcune di esse sono ancora sott’acqua o isolate, con limitata possibilità di comunicazioni telefoniche”. Un enorme numero di case è crollato. Migliaia di persone si trovano in campi sfollati e ripari di fortuna come scuole e chiese, e servirà un enorme sforzo di ricostruzione nelle prossime settimane. Vengono indicati “pesanti danni ai raccolti e agli allevamenti”. Si stima che “circa il 50% dei raccolti potrebbe essere andato distrutto”. In Malawi Msf sta lavorando con le autorità locali, il dipartimento di Gestione dei disastri, altre organizzazioni locali e internazionali. Un’équipe Msf di 18 persone sta supportando il Ministero della Salute per assistere circa 18.000 persone a Makhanga, sulla riva orientale del fiume Shire, con forniture di materiali medicali, igienici e di prima necessità, portati via barca. La preoccupazione è in particolare per “le persone con malattie croniche, compresi pazienti in cura per HIV e tubercolosi”.

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