Missioni: Salesiani, computer e torni per dare speranza ai giovani e ai detenuti del Sudan

L’attività missionaria dei Salesiani in Sudan “in quattro anni ha già fatto buoni passi”. Grazie al contributo degli ex allievi e di alcuni benefattori è stato possibile infatti “migliorare le attrezzature didattiche dei centri di formazione professionale salesiani di Khartoum ed Elobehid”. Lo racconta sulle pagine del Corriere della Valle Bois Marino, missionario a Seul, in Corea, che ha trascorso due mesi in Africa. “Abbiamo aperto una classe, con 15 computer per insegnare disegno tecnico, e una zelante signora coreana ha sponsorizzato una classe di 20 computer, in modo che tutti i giovani possano usare con destrezza la tastiera per battere documenti in inglese, in arabo”, spiega il missionario che definisce “una grande gioia vedere per la prima volta tutti i 20 computer accesi insieme”. Lo scorso anno la scuola di Elobehid era stata dotata di due torni, “le uniche macchine nuove comperate in tutta la storia della scuola”. L’istituto professionale di Khartoum, invece, accoglie circa 300 studenti e, in accordo con la polizia locale, anche dei detenuti che lì possono frequentare dei corsi e costruire il loro futuro.

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