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Funerali Card. Danneels: card. Jozef De Kesel (Malines), “sapeva anche che non c’era futuro per noi senza le altre Chiese cristiane”

Il card. Godfried Danneels, che è morto a Malines il 14 marzo scorso, “sapeva anche che non c’era futuro per la nostra Chiesa senza le altre Chiese cristiane. Il dialogo ecumenico era importante per lui. Proprio come era convinto dell’importanza del dialogo interreligioso e dell’importanza delle altre tradizioni religiose nel nostro Paese”. Lo ha sottolineato nell’omelia delle esequie il card. Jozef De Kesel, stamattina nella cattedrale di Malines. Quando si celebra un funerale, si prega perché Dio abbia “pietà e compassione” per il defunto. “Questo vale anche per il card. Danneels”, ha specificato il card. De Kesel, ricordando che “quando ha compiuto settantacinque anni e in un’intervista gli è stato chiesto cosa avrebbe chiesto presentandosi davanti a Dio alla fine dei suoi giorni il card. Danneels aveva risposto: misericordia per quello che non ho fatto bene”. Il card. De Kesel ha anche ricordato che il card. Danneels, che ha guidato la diocesi di Malines-Bruxelles dal 1979 al 2010, aveva preso la parola in pubblico alcuni anni fa, quando era apparsa la sua biografia (2015): “In quel momento la Chiesa si era già dovuta confrontare con il peccato e la debolezza a motivo degli abusi”, ha ricordato De Kesel, e in quella circostanza Danneels aveva detto: “Per ciò in cui ho sbagliato, conto sul perdono di Dio”. “Questa è la nostra preghiera oggi”, ha concluso De Kesel: “Con un cuore pieno di gratitudine e profondo affetto: abbi pietà, Signore, di colui che ti ha servito con tanto amore e accoglilo con amore nella tua casa”.

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