Cristiani perseguitati: Porte Aperte, uomini vessati economicamente, incarcerati e rigettati socialmente

“I cristiani rimangono uno dei gruppi religiosi più perseguitati al mondo. A causa della loro fede, continuano a rischiare la carcerazione, la perdita delle loro case e dei loro beni, la tortura, lo stupro e perfino la morte”. Lo evidenzia l’ultimo rapporto sulla persecuzione di genere curato da Porte Aperte che mostra come il genere comporti un’ampia differenza di modalità adoperate nella persecuzione religiosa. A differenza delle donne “che affrontano una duplice persecuzione dovuta sia al loro sesso sia al loro credo religioso”, gli uomini subiscono “un’oppressione religiosa che, a causa dell’ostracismo socio-economico e della brutale violenza fisica, è focalizzata, severa e manifesta”, afferma il report. Tra le forme di persecuzione figura al primo posto “la vessazione economica”, seguita dal rigetto sociale, dalla violenza fisica, dalla prigionia e dalla costrizione al servizio militare. “In un terzo dei 50 Paesi esaminati – rileva Porte Aperte – emerge che il governo utilizza, come mezzi di persecuzione religiosa e di intimidazione, arresti, interrogatori, accuse di illegalità, imputazione di varie pene e prigionia indeterminata senza la presenza di un capo d’accusa”.

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