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Austria: i vescovi sottoscrivono dichiarazione di disinvestimento dai combustibili fossili

“I fondi della Chiesa non devono avere alcun effetto distruttivo sul clima. Pertanto, la Conferenza episcopale austriaca ha ora deciso di sottoscrivere la dichiarazione di disinvestimento nel contesto del Movimento globale cattolico per il clima (Gccm) e di adeguarsi conseguentemente alle indicazioni d’investimenti etici”. La decisione è comunicata nella nota conclusiva dei lavori dell’Assemblea plenaria dei vescovi austriaci che si è conclusa ieri, 21 marzo, a Reichenau an der Rax, e di cui oggi rende conto il sito della Conferenza episcopale. La decisione “significa in concreto che nei prossimi cinque anni, la Chiesa disinvestirà il proprio denaro da tutte le aziende che promuovono o producono combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale)”, spiega la nota. La decisione varrà “per tutte diocesi austriache, la Conferenza episcopale e tutti i suoi organismi”. “Per garantire l’attuazione e l’interpretazione delle Linee guida sull’investimento etico così rafforzate”, “sarà inoltre istituita come nuovo strumento una commissione permanente” a ciò predisposta. Le Linee guida sull’investimento etico (Finanko) erano state adottate dai vescovi austriaci nell’autunno 2017 e si basano “sui criteri dell’etica cristiana ecumenica, giustizia, pace e integrità del creato”, ponendo come “principi dell’investimento etico il cambiare, il promuovere e il prevenire”.

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