Quaresima: mons. Lorefice (Palermo), “lunga inchiesta interiore per sentire quanta gioia abbiamo nel cuore”

“Camminiamo assieme, attraversiamo il deserto del risentimento, della dispersione, del rifiuto dell’altro, e ritroviamoci tutti figli e fratelli, custodi della ‘Madre Terra’, della ‘Casa comune’”. Lo scrive l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel messaggio alla diocesi per la Quaresima. “Il cammino quaresimale – sottolinea il presule – è come una lunga inchiesta interiore, una via per sentire quanta gioia abbiamo nel cuore, quanta pienezza c’è nella nostra esistenza”. Da mons. Lorefice l’incoraggiamento a “domandarci se le strade che stiamo percorrendo portano al centro di noi stessi – e non alla dispersione dietro le cose: ecco il digiuno -, alla relazione nutriente con gli altri – aperta e accogliente: l’elemosina a cui ci invita il Vangelo -, alla fiducia in Dio Padre – la preghiera, che non cerca ricompensa ma gode dell’incontro con la Sorgente stessa della vita”. Nelle parole dell’arcivescovo la consapevolezza che “la Quaresima è il tempo in cui risuona la domanda posta al principio della storia dell’umanità tutta: ‘Adamo, dove sei?’”. “Se la scontentezza, la delusione ci attanagliano come Adamo, se l’odio verso i fratelli ci impedisce come Caino di levare lo sguardo, se i nostri occhi sono fissi solo sulla terra, sulla nostra terra, allora è segno che dobbiamo metterci sulla strada che porta all’incontro”, osserva mons. Lorefice. Perché “siamo fatti per l’incontro. Per la sua luminosità, per la sua bellezza. Siamo fatti per lasciare il mondo della morte e dell’egoismo e aprirci alle doglie di un mondo nuovo”.

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