Egitto: custode Patton ad Al Azhar, “grazie per l’appello ad operare per la pace rivolto con Papa Francesco ai Leader del mondo” ad Abu Dhabi

È stato un lungo e sentito ringraziamento quello che il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha rivolto al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb durante l’incontro, oggi al Cairo, presso l’università islamica di Al-Azhar, promosso congiuntamente dall’Ordine francescano in Egitto e dall’organizzazione mondiale dei laureati di Al-Azhar con il titolo “The Dialogue of Peace and Reassurance Between al-Azhar Ambassadors and Franciscan Order”. Occasione dell’evento le celebrazioni (1-3 marzo) per gli 800 anni dell’Incontro di San Francesco col Sultano Al-Kamil Al-Malek, a Damietta. All’incontro erano presenti in rappresentanza di Al-Tayyeb, alcune delle più alte cariche dell’università islamica, tra cui Saleh Abbas, Al-Azhar Deputy, Youssef Amer e Mohammed Abu Zayd al-Amir, vice presidenti di Al-Azhar e Ibrahim al-Hohod, già Presidente di Al-Azhar e consulente scientifico dell’organizzazione mondiale dei laureati di Al-Azhar. Nel suo saluto, pervenuto al Sir, il Custode di Terra Santa ha ricordato il recente incontro ad Abu Dhabi tra il Grande Imam e papa Francesco e la firma del documento “Sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Una testimonianza di “dialogo, di fratellanza e di pace basata anzitutto sulla fede nell’unico Dio creatore e misericordioso” ha detto Patton. “Ci sentiamo in dovere di ringraziarvi – ha dichiarato il Custode – per l’appello ad operare per la pace rivolto ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, così come agli intellettuali, ai filosofi, agli uomini di religione, agli artisti, agli operatori dei media e agli uomini di cultura”. “Ci sentiamo in dovere di ringraziarvi per aver solennemente dichiarato insieme al Santo Padre papa Francesco il fine pacifico delle religioni islamica e cristiana, invitando tutti a evitare di strumentalizzare la fede dei credenti a fini politici e soprattutto ripudiando ogni giustificazione religiosa per atti di violenza contro la dignità della persona umana. Ci sentiamo in dovere – ha continuato padre Patton – di ringraziarvi per le linee concrete di azione che lei, insieme al Santo Padre papa Francesco, avete offerto perché dal riconoscimento della comune fratellanza e della dignità di ogni persona derivi poi il rispetto degli uni per gli altri, il rispetto per i luoghi di culto di ogni religione, il rispetto per la libertà di ogni persona e il rifiuto di ogni forma di violenza e di coercizione, la piena cittadinanza e il rifiuto di un uso discriminatorio del termine minoranza”.

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