Diocesi: Viterbo, a marzo in tutte le parrocchie i prodotti agricoli del Ce.I.S. con il progetto “A mani nude”

Parte questo fine settimana, e prosegue per tutto marzo, l’iniziativa Giornate Pro-Ce.I.S. “San Crispino”, che sarà accolta nelle parrocchie della diocesi di Viterbo. Si tratta di una vendita di prodotti agricoli biologici con il marchio “A mani nude”, coltivati e trasformati da persone con disagio per dipendenza da droga, alcol o gioco d’azzardo che seguono un percorso di terapeutico con il Ce.I.S., associazione di volontariato fondata dalla diocesi di Viterbo nel 1982. “Miele, nocciole, legumi olio, noci e biscotti sono i prodotti che volontari e genitori degli utenti portano in tutte le parrocchie della diocesi, non solo per finanziare le nostre attività – quest’anno vorremmo completare l’acquisto di un trattore per le attività agricole – ma anche per sensibilizzare la popolazione sul fenomeno delle dipendenze” spiega al Sir il direttore del Ce.I.S., don Alberto Canuzzi. “Dagli anni Ottanta, la Chiesa di Viterbo vuole sensibilizzare tutta la comunità diocesana con una raccolta nel mese di marzo. L’idea dei prodotti ci è parsa più efficace di una raccolta in denaro e ha stimolato per noi anche l’aumento della produzione”. Il Ce.I.S opera oggi come ente ausiliario della Regione Lazio con tre strutture accreditate, per circa 70 posti totali, e attraverso il “Progetto uomo” fornisce interventi specialistici, sostegno psicologico e spesso anche economico agli utenti, che vengono coinvolti in attività che li formino a un futuro di indipendenza, come il mercato a chilometro zero promosso insieme a Coldiretti.

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