Pastorale sociale: Carrosio (Univ. Trieste), “sviluppo di aree marginali è strategico per Italia. Ecologia integrale è una guida”

(da Treviso) La tutela delle aree marginali in Italia è “strategica e fondamentale”. E proprio in queste aree “si avverte con maggiore pienezza il senso della prospettiva di ecologia integrale, che mette insieme attenzione alla persona, alla comunità e al creato, delineata dalla Laudato Si’”. Lo ha spiegato Giovanni Carrosio dell’Università di Trieste, nel suo intervento alla terza giornata del 4° Seminario nazionale di Pastorale sociale, intitolato “Cercare un nuovo inizio, per una pastorale sociale capace di futuro: lavoro, giovani, sostenibilità”, in corso a Treviso, all’hotel Maggior Consiglio.
Carrosio ha parlato delle aree montane e collinari, soprattutto appenniniche, ma anche di zone periferiche della Pianura Padana. “Sono zone spesso dimenticate dalla politica, perché interessate da un processo di spopolamento che le rende poco appetibili dal punto di vista del consenso elettorale. Eppure, proprio in queste zone c’è la gran parte del capitale naturale dell’Italia: le foreste, l’acqua, coltivazioni tipiche e di qualità”. Lo spopolamento, paradossalmente, “non ha lasciato posto alla natura ma l’ha depauperata, per mancanza di gestione e di governo, aumentando il dissesto, ben visibile in alcune situazioni atmosferiche particolari”.
Proprio la Laudato Si’ e la prospettiva dell’ecologia integrale possono essere una guida per ripensare queste aree, “dove già stanno accadendo cose molto interessanti: ci sono esempi molto originali di welfare di comunità, di economia circolare, di cittadinanza attiva. È interessante notare che spesso queste piccole comunità sono tenute in piedi dagli immigrati, che però non votano e non possono dunque contribuire pienamente allo sviluppo di queste zone”, ha concluso Carrosio.

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