Parlamento Ue: le scuse di Tajani dopo le dichiarazioni sul fascismo. “Non intendevo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”

foto SIR/Marco Calvarese

(Strasburgo) “Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”. Arrivano finalmente le scuse ufficiali del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, dopo le parole pronunciate sul ventennio fascista. Criticate in Italia e in Europa, le affermazioni di Tajani sono subito rimbalzate a Strasburgo durante la sessione plenaria dell’Europarlamento, dove se ne è discusso a lungo. Socialisti e democratici, Verdi, Liberali hanno intimato a Tajani una rettifica, c’è chi ha persino invocato le dimissioni. Tajani ora afferma: “Sono profondamente dispiaciuto che, malgrado la mia storia personale e politica, qualcuno possa pensare che io sia indulgente col fascismo. Sono sempre stato convintamente anti-fascista. Ho sempre ribadito che Mussolini e il fascismo sono stati la pagina più buia della storia del secolo passato, senza alcun distinguo. Mi sono sempre battuto contro ogni forma di dittatura o totalitarismo”. Il presidente dell’Europarlamento conclude: “Come ho detto con grande fermezza lo scorso ottobre in plenaria, l’Europa nasce dalla sconfitta del fascismo ed è l’argine più solido contro ogni totalitarismo”.

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