Argentina: vescovi su elezioni presidenziali, “candidati presentino proposte concrete per dramma lavoro”

Mentre “ascoltiamo la drammatica richiesta di lavoro” da parte dei cittadini, “chiediamo che i candidati presentino proposte concrete ai cittadini nei loro programmi, e che, a loro volta, le campagne elettorali siano austere, con finanziamenti trasparenti”. È dedicato all’imminente scadenza delle elezioni presidenziali il messaggio finale della 117ª Assemblea plenaria della Conferenza episcopale argentina (Cea), diffuso poco fa. I vescovi partono da alcune parole del vescovo Enrique Angelelli, martire di La Rioja, che sarà beatificato nelle prossime settimane: “Votare è fare e costruire la nostra storia argentina e provinciale. E mettere le basi perché come popolo noi non siamo considerati solamente quando andiamo alle urne, ma perché esso sia il grande protagonista e attore della storia della patria”. Prosegue il messaggio: “La nobiltà della vocazione politica chiede ai leader la responsabilità di collaborare perché il popolo sovrano sia artigiano della sua storia. Abbiamo bisogno di politici che ci aiutino a guardare più in là della congiuntura e che propongano autentici cammini di amicizia sociale”.
Proprio in un momento di crescente povertà, “non vogliamo perdere la speranza di andare avanti, assumendo la sfida di passare dalla cultura della voracità e dello scarto a quella della cura di tutta la vita e della nostra casa comune, della fraternità e dell’ospitalità”.
I presuli, rispetto al dramma della disoccupazione, ricordano che il lavoro, “insieme all’educazione, costituisce uno dei punti fondamentali della questione sociale. Siamo convinti che va superata sempre la logica del profitto, della speculazione finanziaria e dell’arricchimento a costo degli altri”.
I vescovi concludono pregando, in questo tempo di Quaresima, per un “Paese più giusto e solidale, senza esclusi, nel quale riscoprirci autenticamente fratelli”.

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