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Brexit: May a Strasburgo incontra vertici Ue. Juncker: “Portiamo l’accordo a una fine positiva; lo dobbiamo alla storia”

Strasburgo, 11 marzo: la premier britannica Theresa May nella sede del Parlamento europeo incontra Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue (foto SIR/Marco Calvarese)

(Strasburgo) “Oggi abbiamo assicurato i cambiamenti legali” che i membri di Westminster chiedevano. Ha detto la premier britannica Theresa May parlando ai giornalisti nella tarda serata di ieri, dopo oltre due ore di colloqui nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo. “Ora è tempo di riunirsi e di sostenere questo accordo migliorato per il Brexit e di produrre risultati sulla base delle istruzioni del popolo britannico”. La via di fuga emersa ieri sera è stata preparata in queste settimane, “senza risparmiare tempo, energie e impegno”, aveva spiegato Jean-Claude Juncker, per arrivare a far sì che “l’accordo di ratifica possa essere concluso in tempo”, cosa di cui Juncker è convinto. Si tratterebbe di testi che “chiarificano, rassicurano e spiegano che cosa è e che cosa non è l’accordo di uscita”. Così farebbe anche il joint agreement che “offre significativi chiarimenti e garanzie legali sulla natura del backstop”, che è una “polizza di assicurazione, niente di più, niente di meno”, pensata “per non essere usata e se mai sarà usata non sarà una trappola ma ci saranno vie legali per uscirne”. I nuovi documenti vanno “a complemento dell’accordo, senza riaprirlo”. Juncker ha anche reso noto che il premier irlandese è “pronto a sostenere questo approccio”, e di aver chiesto al presidente del Consiglio europeo di “sostenere questo strumento congiunto”, sempre se la House of Common approverà l’accordo. “Non ci saranno altre interpretazioni delle interpretazioni, nessun’altra rassicurazione sulla rassicurazione” ha concluso Juncker: “Portiamo questo accordo a una fine positiva; lo dobbiamo alla storia”.

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