Argentina: mons. Ojea (presidente vescovi), “recente Incontro in Vaticano ci ha messo davanti al peccato e al dramma degli abusi”

Ha preso il via ieri nella casa esercizi “El Cenáculo”, a Pilar, e proseguirà fino a giovedì la centodiciassettesima Assemblea plenaria della Conferenza episcopale argentina. I lavori sono caratterizzati da vari temi di carattere pastorale, tra cui la preparazione dell’imminente Visita ad limina, la coscientizzazione dei fedeli rispetto al sostentamento delle attività di culto, uno scambio sull’attività delle commissioni episcopali.
Nell’omelia della messa di apertura, il presidente della Cea, mons. Oscar Ojea, vescovo di San Isidro, ha affrontato il tema degli abusi sui minori nella Chiesa, affermando che il recente incontro sulla protezione dei minori, che si è tenuto in Vaticano, “ci ha messo davanti al peccato e al dramma degli abusi. Abusi sessuali che sono anche abusi di coscienza e che sempre partono da un abuso di potere”.

Ha proseguito il presidente della Cea: “Siamo stati invitati vivamente dal Santo Padre e da tutta la Chiesa a dare un taglio radicale a queste situazioni. A non coprire neppure lontanamente una denuncia che meriti un’investigazione per proteggere minori e adulti vulnerabili. Questo è importante e urgente, però non basta. Siamo chiamati ad andare più a fondo”. Quindi, “dobbiamo rinnovare alla radice stili di vita e strutture legate alla formazione, che hanno reso possibile che si sviluppasse in alcuni sacerdoti un sentimento di superiorità e di dominio rispetto al popolo fedele e che hanno facilitato che si vivesse come se non si dovesse rendere conto a nessuno delle proprie azioni, in una situazione di autentica impunità”.
Mons. Ojea ha fatto notare che “un pastore non domina, ma piuttosto accompagna, cura e illumina quando è necessario, ma non fa pesare la sua autorità”. Più specificamente, sui casi di abuso il presule ha invitato a “discernere concretamente ogni situazione”, senza diventare “giustizieri” o dei “falsi caritativi”. Serve, per tutti, un “esame di coscienza”, che sarà favorito, ha spiegato mons. Ojea, dalla Visita ad limina e dall’evento di grazia costituito dalla beatificazione dei “martiri di La Rioja”.

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