Reddito di cittadinanza: Alleanza contro la povertà, ecco i punti di debolezza

“La norma contiene alcuni aspetti positivi come le ingenti risorse finanziarie messe in campo, ma ci sono altri aspetti che riteniamo meno positivi, primo tra tutti il metodo: è un peccato che Alleanza contro la povertà, con le 39 associazioni che rappresenta, non sia stata coinvolta nella fase preparatoria del decreto”. Sono le parole di Roberto Rossini, presidente nazionale Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà, che è stato ascoltato in audizione stamattina presso l’XI commissione del Senato in cui il decreto sul reddito di cittadinanza è in discussione. “Altri punti di debolezza che rileviamo nella norma – ha aggiunto Rossini – sono: i criteri per la distribuzione delle risorse, che danneggiano le persone straniere residenti in Italia, le famiglie con figli e coloro i quali vivono nel nord del Paese; la partenza prematura della misura, le cui concrete conseguenze rischiano di danneggiare i poveri di oggi e di domani; il disegno delle risposte eccessivamente sbilanciato verso la dimensione lavoristica della povertà; un sistema di governance che non valorizza adeguatamente il contributo dei diversi attori, pubblici e privati, in particolare il Terzo Settore e le parti sociali, impegnati nella lotta contro la povertà”.

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