Giornata contro spreco: quello alimentare in Italia vale lo 0,88% del Pil. Costa (min. Ambiente), “non possiamo più permetterci cattive abitudini”

Vale lo 0,88% del Pil lo spreco alimentare in Italia per una stima di oltre 15 miliardi di euro, se si considera lo spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione), complessivamente stimato in oltre 3 miliardi di euro del totale, a fronte dello spreco alimentare domestico reale, cioè quello misurato nelle case degli italiani sottoposti a campione, che rappresenta quindi i quattro quinti dello spreco complessivo di cibo in Italia per un valore di oltre 11,8 miliardi di euro. Lo rivelano i dati diffusi oggi, in occasione della 6ª Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, ideata ed istituita dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e Università di Bologna – Distal, dal progetto 60 Sei Zero.
“Questi sono numeri importanti che dovrebbero farci riflettere sulle modalità e sulle nostre abitudini di acquisto”, ha commentato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Sprecare risorse ambientali, idriche ed economiche sia nella produzione che nell’acquisto dei beni alimentari che poi non si riesce a consumare è una cattiva abitudine che non possiamo più permetterci”, prosegue il ministro, sottolineando come “anche se negli ultimi anni la sensibilità su questo tema è aumentata portando ad una riduzione del fenomeno, credo sia necessario continuare a investire in progetti di educazione alimentare per promuovere le buone pratiche e migliorare la sensibilità di noi cittadini/consumatori”.

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