Venezuela: p. Infante (Centro Gumilla), “sabato mobilitazione senza precedenti, la gente legittima transizione pacifica”

“Una cosa sorprendente, si è detto che la mobilitazione del 23 gennaio era stata la più grande nella storia del Paese, ma quella di sabato ha avuto una partecipazione di gran lunga maggiore, sia per il numero di partecipanti che per le città coinvolte”. Lo dice al Sir padre Alfredo Infante, gesuita e direttore della rivista “Sic” del Centro Gumilla, che fin dal 1968 rappresenta la realtà di studio e azione sociale della Compagnia di Gesù in Venezuela. “E tutto questo prosegue – nonostante il clima di terrore propagato il 23 gennaio dalle forze di Polizia speciale, con la loro repressione. Al contrario, la manifestazione pro Maduro è stata una sola, nella avenida Bolívar di Caracas, con gente fatta arrivare in autobus da tutto il Paese”. Tutto questo significa, secondo il direttore della rivista, che “la gente ha preso coraggio e che la società – a me non piace chiamare opposizione questo movimento – con la sua mobilitazione sta pienamente legittimando, con la sua forza, la via d’uscita pacifica ed elettorale, aggiungendo questa forza alla legittimità che deriva dalla Costituzione”. Il secondo elemento che ha sorpreso padre Infante è la “totale mancanza di repressione nella manifestazione di sabato scorso”. Nel web sono apparsi video di poliziotti che fraternizzano con i manifestanti, e questo significa che “sta cambiando l’atteggiamento della Polizia e della Guardia Nazionale”. Cosa succederà, dunque? “Percepisco tre sentimenti, che pure sono contrastanti: speranza, incertezza e terrore. La gente percepisce per la prima volta la concreta possibilità di cambiamento, però sappiamo anche che la resistenza di questo Governo non ha limiti. Ma, ne sono convinto, una soluzione c’è se continua questa pressione pacifica”.

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