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Elezioni europee: padre Poquillon (Comece), “dal populismo pessime risposte a problemi reali”

foto SIR/Marco Calvarese

(Bruxelles) “Se si osservano i dati, oggi l’Europa è più ricca, sicura e democratica di 50 anni fa, ma non è questa la percezione che abbiamo. Il populismo offre pessime risposte a domande reali”. Padre Olivier Poquillon, segretario generale della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), tratteggia per il Sir la situazione culturale e politica europea in vista delle elezioni del 23-26 maggio. Sottolinea l’interesse costante espresso dalla Chiesa cattolica verso il processo di integrazione europea. E afferma: “È forse un momento difficile, con alcune tensioni e strumentalizzazioni, ma è anche un’occasione per esercitare la nostra libertà di scelta. A maggio potremo scegliere chi ci rappresenterà nei prossimi cinque anni e assumerà decisioni che avranno ricadute per la nostra vita quotidiana”. Dove sta andando l’Unione europea? “Come in ogni famiglia anche nell’Ue ci sono tensioni: abbiamo Paesi grandi e Paesi piccoli, del sud e del nord, ciascun Paese ha una propria situazione sociale, il proprio sistema economico. Siamo però nella stessa barca ed è quindi importante che abbiamo questo luogo condiviso, l’Unione, non solo per discutere, ma per prendere decisioni”.

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