Venezuela: il Gruppo di Lima denuncia Maduro per crimini contro l’umanità, ma dice no a un intervento militare

No a un intervento militare in Venezuela, sì a nuove sanzioni, mentre Nicolás Maduro viene denunciato per crimini contro l’umanità. Questo l’esito dell’incontro, svoltosi a Bogotá, del cosiddetto Gruppo di Lima, formato dai Paesi latinoamericani che riconoscono in Juan Guaidó il legittimo presidente.
Nel testo, che è stato firmato dai governi di Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Guatemala, Honduras, Panama, Paraguay e Perù, si stabilisce di rivolgersi alla Corte penale internazionale (Cpi) e al Consiglio dei diritti umani dell’Onu chiedendo un intervento urgente, in seguito alla “violenza criminale del regime di Nicolas Maduro contro la popolazione civile”. Secondo la dichiarazione, l’aver negato l’accesso agli aiuti umanitari e averli bruciati costituisce “un crimine contro l’umanità”.
La scelta è, dunque, quella di affidarsi al diritto e alla pressione internazionale, in quanto da parte di tutti c’è la consapevolezza dei rischi che un intervento armato comporterebbe.
Intanto, non cessano atti di repressione sia alle frontiere sia a Caracas. Maduro ha affermato, in un’intervista alla catena statunitense Abc, che “Guaidó dovrà affrontare la giustizia”, una volta tornato in patria. Il giornalista Jorge Ramos, della catena Univisión, è stato detenuto illegalmente mentre stava intervistando Maduro a palazzo Miraflores. Successivamente è stato liberato, ma ha denunciato la distruzione del materiale relativo all’intervista.

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