Siria: Aibi, al via un progetto per la costruzione di un forno fisso e uno itinerante per garantire il pane a 30mila persone

Impegnata in Siria dal 2013 al fianco dei bambini e delle famiglie colpite dalla guerra civile, l’Associazione Amici dei Bambini (Aibi), operativa nell’area di Idlib, attraverso la campagna “Non lasciamoli soli”, porta avanti interventi volti a portare sollievo alimentare alla popolazione siriana e, nello stesso tempo, a sviluppare attività che supportino la nascita di piccole attività generatrici di reddito per la popolazione locale.
La provincia di Idlib è tra quelle più segnate dal conflitto. La scarsa produzione di generi per il consumo familiare e la carenza di contante e di reddito per acquistare prodotti alimentari stanno riducendo drasticamente la disponibilità di cibo per le famiglie aumentando la dipendenza da aiuti esterni. Da qui l’urgenza di un nuovo progetto di sicurezza alimentare che nell’arco di nove mesi consentirà la produzione e la distribuzione di pane a prezzi calmierati per oltre 30.000 persone, tra cui 18.000 sfollati interni. Sempre nella regione di Idlib, a Binnish, nel luglio 2016 un missile aria-terra aveva colpito e raso al suolo un forno, riavviato nel 2015 da Aibi insieme ai partner locali, che sfornava oltre due tonnellate di pane al giorno.
In questa stessa area, insieme ai partner locali, Aibi restituirà piena operatività a un forno fisso, tramite il rinnovo e l’ammodernamento dei macchinari e la formazione di panettieri professionisti. Un secondo forno, itinerante, sarà ricavato all’interno di un camion articolato, in grado di raggiungere le famiglie sfollate nelle zone rurali e nei campi improvvisati.
Per ragioni di sicurezza ed evitare rischiosi assembramenti di folla, saranno allestiti diversi punti di distribuzione dislocati in diverse aree, dove le famiglie potranno recarsi a prendere il pane. La gestione di questi punti come la produzione del pane sarà affidata a persone locali inoccupate, puntando così a valorizzare e assicurare dignità sociale a quanti rischiano di trovarsi emarginati a causa della guerra. L’assunzione di fornai e distributori locali e la formazione di nuovi permetteranno il ripristino di vecchi forni andati distrutti a causa dei bombardamenti e l’attivazione di nuovi in altri villaggi e all’interno dei campi profughi.

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