Papa Francesco: discorso conclusivo incontro abusi, “la Chiesa non cercherà mai di insabbiare o sottovalutare nessun caso” / 5

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“L’obiettivo primario di qualsiasi misura è quello di proteggere i piccoli e impedire che cadano vittime di qualsiasi abuso psicologico e fisico”. È la prima misura concreta indicata dal Papa nel suo discorso a conclusione dell’incontro in Vaticano su “La protezione dei minori nella Chiesa”. “Occorre cambiare mentalità per combattere l’atteggiamento difensivo-reattivo a salvaguardia dell’Istituzione, a beneficio di una ricerca sincera e decisa del bene della comunità, dando priorità alle vittime di abusi in tutti i sensi”, la ricetta di Francesco: “Dinanzi ai nostri occhi devono essere presenti sempre i volti innocenti dei piccoli, ricordando le parole del Maestro: ‘Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!’”. “Serietà impeccabile”, il secondo imperativo, mutuato dal suo ultimo discorso alla Curia Romana: “La Chiesa non si risparmierà nel compiere tutto il necessario per consegnare alla giustizia chiunque abbia commesso tali delitti. La Chiesa non cercherà mai di insabbiare o sottovalutare nessun caso”. E ancora: “I peccati e i crimini dei consacrati si colorano di tinte ancora più fosche di infedeltà, di vergogna e deformano il volto della Chiesa minando la sua credibilità. Infatti, la Chiesa, insieme ai suoi figli fedeli, è anche vittima di queste infedeltà e di questi veri e propri reati di peculato”.

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