Incontro abusi in Vaticano: card. Gracias, “dobbiamo pentirci e farlo insieme, perché lungo il cammino abbiamo fallito”. “Non esiste una soluzione facile o rapida”

“Dobbiamo pentirci e farlo insieme collegialmente, perché lungo il cammino abbiamo fallito. Dobbiamo cercare il perdono. Dobbiamo essere in un processo di discernimento continuo”. È l’invito contenuto nella parte finale della prima relazione della seconda giornata dell’incontro in Vaticano su “La protezione dei minori nella Chiesa”, tenuta dal card. Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Conferenza episcopale indiana. “Con l’evolversi della crisi degli abusi, siamo venuti a sapere che non esiste una soluzione facile o rapida”, l’analisi del cardinale: “Siamo sintonizzati per andare avanti, passo dopo passo e insieme. Ciò richiede discernimento”. In termini concreti, dunque, l'”accountability”, cioè il dovere di rendere conto, per Gracias implica la capacità di “rivendicare, o meglio reclamare, la nostra identità nel collegio apostolico unito al successore di Pietro, e dobbiamo farlo con umiltà e franchezza: invocare coraggio e audacia, perché il percorso non è tracciato con grande precisione ed esattezza; abbracciare la vita del discernimento pratico, perché vogliamo realizzare ciò che Dio vuole da noi nelle circostanze concrete della nostra vita; essere disposti a pagare il prezzo di seguire la volontà di Dio in circostanze incerte e dolorose”. “Ignorare o minimizzare ciò che le vittime hanno sperimentato esaspera il loro dolore e ritarda la loro guarigione”, il monito del porporato in merito al processo che deve portare i sopravvissuti ad uscire fuori dal loro dramma, alla cui radice c’è “un atto di grave ingiustizia”.

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