Migranti: Centro culturale San Fedele, “no a guerra tra ‘ultimi’ e ‘penultimi’”

“No alla guerra tra ‘ultimi’ e ‘penultimi’”. Questo il messaggio che arriva dal centro culturale San Fedele di Milano. I collaboratori del centro, che fa capo alla Compagnia di Gesù ed è riconosciuto a livello locale e nazionale, esprimono “il senso di profonda inquietudine e disagio che sperimentiamo di fronte al clima di aperta ostilità che, in questa fase della vita sociale, politica e culturale del nostro Paese, si registra verso chi è straniero, povero o comunque “diverso”, così come verso le organizzazioni e le persone del Terzo settore che lavorano nell’ambito del disagio sociale”. Dal San Fedele si sottolinea come “purtroppo l’equazione ‘immigrazione=insicurezza’ perdura nel dibattito politico, tutto incentrato sulla necessità di far fronte a un’emergenza che, di fatto non esiste”. “Ci preoccupano, ad esempio, i recenti interventi governativi sull’abolizione della protezione umanitaria e la restrizione del sistema di accoglienza ordinario – affermano dal Centro -. In generale, si va nella direzione di smantellare quello che con fatica, pazienza e partecipazione è stato costruito localmente in termini di organizzazione dell’accoglienza e integrazione sociale”. I collaboratori del San Fedele annunciano che saranno presenti alla manifestazione “People. Prima le persone”, indetta per il 2 marzo a Milano.

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