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(Strasburgo) Numerosi i temi sui quali si è soffermato il premier Giuseppe Conte nel suo discorso all’Europarlamento: governance economica, migrazioni, sicurezza tra gli argomenti più approfonditi. “Di fronte allo scempio di vite umane – ha detto Conte a proposito di migrazioni – dobbiamo combattere tutti insieme una lotta senza quartiere ai trafficanti. Smettiamo di rimanere divisi, cedendo a logiche nazionaliste o regionaliste, e cerchiamo di mettere in pratica un’autentica solidarietà”. Ha poi riconosciuto che la proposta di riforma del Regolamento di Dublino, sostenuta da Parlamento e Commissione Ue, “non è sostenibile nell’attuale Unione. Prevale, purtroppo, l’indisponibilità della maggioranza degli Stati a partecipare” a una condivisione di responsabilità e a ricollocamenti obbligatori. Sull’economica: “la politica europea, di fronte a una crisi senza precedenti, si è ritratta impaurita al di qua della fredda grammatica delle procedure”, prediligendo il tratto del rigore e dell’austerità, e “finendo col perdere progressivamente il contatto con il suo popolo e rendendo sempre più incolmabile la distanza, che non è solo geografica, tra Bruxelles e le tante periferie del continente”.