I Teatri del Sacro: compiono dieci anni e dedicano la loro attenzione alle opere di misericordia

Saranno le opere di misericordia l’orizzonte tematico di riferimento della decima edizione de “I Teatri del Sacro”, in programma ad Ascoli Piceno dal 19 al 23 giugno. La rassegna biennale dedicata ai temi della spiritualità e della tradizione religiosa che ha debuttato nell’autunno 2009, è andata via via crescendo e registrando numeri significativi – 115 nuovi spettacoli co-prodotti su oltre 1.200 proposte – che hanno reso la kermesse un punto di riferimento per tutto il teatro italiano. Altra novità dell’edizione 2019: oltre agli spettacoli mai andati in scena ci saranno anche alcuni significativi allestimenti che hanno già debuttato in altri palcoscenici. Per la categoria “opere prime” si sono da poco concluse le selezioni, ospitate dal teatro Giuseppe Verdi di Pordenone. Tra i venti finalisti, la commissione ha decretato i vincitori: “Sporco Negro” di Kronoteatro sul tema “accogliere gli stranieri”, “Settanta volte sette” di Controcanto dedicata a “perdonare le offese”, “82 pietre” di Nutrimenti Terrestri su “vestire gli ignudi”, “U figghiu de Nastro” di Mobius per “consolare gli afflitti” e poi un premio speciale per “Acquasantissima” di Ura Teatro, spettacolo che indaga il rapporto fra il linguaggio religioso e il gergo della ‘ndrangheta. A marzo saranno comunicati anche gli spettacoli selezionati per la categoria “già in scena”, che andranno a completare il cartellone del festival. “I Teatri del Sacro” è un’iniziativa di Federgat, in collaborazione con Acec, Fondazione comunicazione e cultura, Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, con il sostegno del Mibac.

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