Diocesi: mons. Di Cerbo (Alife-Caiazzo) ai giovani, “chi vuole essere l’oggi di Dio deve sentirgli appartenere ogni fratello”

“Chi vuole essere l’oggi di Dio deve sentirgli appartenere ogni fratello. Chiunque saprà dire il proprio sì a Dio, può diventare madre di bellezza, consapevole che la storia, il mondo, la vita dei fratelli dipendono dalla responsabilità di ciascuno”. Questa la consegna del vescovo di Alife-Caiazzo, mons. Valentino Di Cerbo, ai giovani che hanno partecipato all’evento promosso dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile per rivivere la Giornata mondiale della gioventù di Panama (22-27 gennaio 2019). Un pomeriggio di festa e di riflessione, svoltosi a Piedimonte Matese, che ha consentito ai giovani presenti di rivivere il clima del grande evento mondiale che 4 loro coetanei, accompagnati da don Paolo Vitale, hanno vissuto un paio di settimane fa.
Prima all’oratorio San Domenico Savio, le testimonianze con musiche e le immagini di Panama; poi la preghiera in canto lungo le strade di Piedimonte Matese con la sosta davanti al monastero San Benedetto dove vivono le Monache Adoratrici perpetue del SS. Sacramento. Infine l’arrivo nella chiesa di Ave Gratia Plena per la veglia mariana con l’effige dell’Immacolata, per l’occasione eccezionalmente calata dalla nicchia.
Ad accompagnare il pomeriggio dei giovani una croce come quella delle Giornate mondiali della Gioventù, consegnata nel 1984 da Papa Giovanni Paolo II in occasione dell’Anno della Redenzione. La diocesi di Alife-Caiazzo ha duplicato questo segno: il nuovo legno, benedetto per l’occasione, porta una targa con le parole che Papa Francesco ha pronunciato a Panama – “Voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio” – e il ricordo della Gmg diocesana dello scorso 10 febbraio.

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