Volontariato: mons. Cipolla (Padova), “siamo destinatari di doni ricevuti gratuitamente”

“Riconoscere che noi siamo destinatari di doni ricevuti gratuitamente: questa è la radice interiore del volontariato”. Lo ha ricordato ieri il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, in occasione dell’omaggio alla Madonna dei Noli nella solennità dell’Immacolata concezione. “La città di Padova – ha ricordato il vescovo – è capitale europea del volontariato 2020. Come ci ricorda il vangelo di questa solennità, noi abbiamo ricevuto gratuitamente molti doni: la vita, la terra, la fede, i valori, i talenti. Quando una persona apre gli occhi di fronte al dono gratuito che la vita è, sgorga in lui uno dei sentimenti più nobili del cuore umano: la gratitudine. Ed è la gratitudine che fonda il desiderio autentico di dare a nostra volta gratuitamente e in modo puro e disinteressato”. Tutti, indistintamente, abbiamo ricevuto qualcosa. “Nessuno – ha puntualizzato mons. Cipolla – è così povero da poter dire di non aver ricevuto nulla: quante persone povere, e verso cui la vita apparentemente non è stata generosa, sono persone grate alla vita, e piene di amore verso gli altri! L’incontro con persone disabili, con bambini, con poveri, con anziani è spesso sorgente di serenità per i ‘grazie’ che sanno dirci per il bene ricevuto”. “Se a Padova c’è così tanto volontariato – ha aggiunto –, significa che è una città i cui cittadini hanno riconosciuto i doni ricevuti, e li stanno restituendo in abbondanza. È una città che certamente ha un’anima sana, aperta, grata, e il volontariato ne è uno dei segni più eloquenti. È un patrimonio spirituale che abbiamo conservato anche all’interno di una cultura che sembra fare del profitto e dell’individualismo i valori di riferimento”.

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