Immacolata: card. Betori (Firenze), “in Maria contempliamo la pienezza di quello che è il progetto di Dio per l’intera comunità”

“In Maria contempliamo in pienezza quello che è il progetto di Dio per l’intera comunità. Ciascuno di noi, contemplando la pienezza di santità in Maria, deve sentirsi chiamato a un cammino verso la santità”. Queste le parole del card. Giuseppe Betori, che ieri in duomo a Firenze ha celebrato la solennità dell’Immacolata concezione. L’arcivescovo di Firenze ha sottolineato come “il disegno di Dio trova non pochi ostacoli nel sentire dell’uomo del nostro tempo”. “Si vive in molti casi una vita a pezzi – ha ricordato –, frammenti di vita senza un disegno, per cui ci è difficile già pensarci dentro a un disegno che qualcuno, Dio, ha voluto per noi. Senza un recupero della progettualità e della responsabilità il seme della fede rischia di non trovare un terreno su cui mettere radici”. Altro ostacolo è la concezione relativistica dell’agire umano, “che sta cancellando la differenza tra bene e male, giustificando ogni scelta in nome della realizzazione di sé”. “L’autonomia della vita morale ha lasciato le forme della libertà responsabile per quelle secondo cui è lecito tutto ciò che è possibile – ha sottolineato il card. Betori -. Senza un recupero del confronto con un bene oggettivo, iscritto nel cuore dell’uomo e di cui Gesù ci offre la piena rivelazione nella sua persona, l’umanità rischia di perdere ogni orientamento e di lasciarsi catturare da avventure distruttive”. “La santità di cui Maria è testimone in pienezza – ha aggiunto – ha nel disegno di Dio i caratteri dell’amore. Nell’esercizio dell’amore risplende la gloria di Dio e tale amore va esercitato con il cuore grande di Dio, che vuole tutti figli suoi, così che l’amore non può mettere confini o misurare la propria dedizione. Anche a costo di perdere qualcosa di sé, a immagine di Cirsto che si è offerto fino alla croce”.

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