Irlanda del Nord: i vescovi in vista delle elezioni del 12 dicembre, servono “preghiere per i candidati e un rispettoso dibattito pubblico”

“Il risultato della Brexit avrà un impatto significativo sulla nostra fragile pace e sulla nostra vita politica, economica e sociale. Sono necessarie voci competenti capaci di esprimere le nostre preoccupazioni: incoraggiamo gli elettori a scegliere candidati che sappiano apprezzare le relazioni positive all’interno e all’esterno di queste isole”. È un passaggio del “messaggio dei vescovi dell’Irlanda del Nord agli elettori in vista delle elezioni generali di Westminster”, pubblicato ieri. Ai vescovi di questo lembo di terra legato a Londra pesa il fatto che “le conseguenze dannose della prolungata e persistente incapacità di ripristinare le istituzioni dell’Accordo” – l’assemblea parlamentare sospesa ormai dal 2017 – “stanno diventando sempre più chiare, in particolare il loro impatto sui più vulnerabili nella società”. Ed è per questo che le elezioni, esortano i vescovi, dovranno essere un’occasione per “incoraggiare tutti i politici a tornare all’Assemblea il prima possibile”. Inoltre, i cittadini e i cattolici in particolare sono invitati a “informarsi sulla posizione dei candidati alle elezioni”, in merito a una serie di cose, tra cui la difesa della vita, le garanzie, in assenza di un governo devoluto, sul prosieguo del pacchetto welfare oltre la sua scadenza prevista a fine marzo, l’emergenza abitativa, la piaga della tratta di esseri umani da affrontare “con partner europei e internazionali”. “Queste elezioni”, terminano i vescovi, “sono molto significative per il futuro” di queste isole e occorre perciò “una responsabilità ancora maggiore” nell’informarsi e riflettere sulle questioni coinvolte: servono “preghiere per i candidati e un rispettoso dibattito pubblico sui temi”.

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