Argentina: povertà alle stelle. Osservatorio Uca, il peggioramento dovuto alle politiche attuate dopo il 2017 in accordo con il Fmi

Gli allarmanti dati sulla povertà, i peggiori del decennio, “mostrano una netta inversione della ripresa osservata nelle condizioni economiche delle famiglie durante l’anno 2017. Svalutazioni ripetute, aumento dell’inflazione, stagnazione, aumento della disoccupazione e misure di adeguamento concordate con il Fmi spiegano il peggioramento”. Lo sostiene l’Osservatorio del disagio sociale dell’Università Cattolica Argentina (Uca), che ieri ha presentato l’annuale rapporto “Disagio sociale e diseguaglianze strutturali in Argentina (2010-2019) – Contributi a un’agenda sostenibile di sviluppo umano integrale”. In questo contesto, “l’evoluzione del reddito da lavoro e da non-lavoro delle famiglie nei settori medio-bassi è scesa sotto il livello degli aumenti subiti dai prezzi di beni e servizi di consumo di base. Il che spiega il forte aumento della povertà”.
“Abbiamo effettuato diagnosi e ipotizzato alternative politiche che potrebbero essere le più appropriate o meno, in riferimento a tali diagnosi. Il nostro obiettivo è offrire un contributo, al di là di chi è al Governo. Non siamo interessati a collaborare alla costruzione di alcun discorso politico. Non vogliamo essere cooptati da alcun governo o essere coinvolti nel dibattito politico, ma sviluppare una migliore conoscenza per un lavoro migliore”, ha affermato direttore della ricerca e dell’Osservatorio, il sociologo Agustín Salvia, durante la presentazione.
“I risultati sono messi a disposizione dei Governi per pianificare e monitorare le loro azioni e sono anche resi pubblici, in modo che la società nel suo insieme valuti i provvedimenti di coloro che la guidano. Le decisioni sia dei governanti sia della società devono essere basate su dati, cifre e non su opinioni”, ha affermato il rettore dell’Uca, Miguel Ángel Schiavone, che ha sottolineato il rapporto tra povertà, istruzione e salute pubblica.

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