Papa Francesco: udienza, “pensare” a quando la “pratica religiosa” diventa “un vero e proprio affare”

foto SIR/Marco Calvarese

“La diffusione del Vangelo ad Efeso danneggia il commercio degli argentieri, che fabbricavano le statue della dea Artemide, facendo di una pratica religiosa un vero e proprio affare. Su questo io vi chiedo di pensare”. È l’invito del Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha fatto riferimento ancora una volta agli Atti degli Apostoli. “Vedendo diminuire quell’attività che fruttava molto denaro, gli argentieri organizzano una sommossa contro Paolo, e i cristiani vengono accusati di aver messo in crisi la categoria degli artigiani, il santuario di Artemide e il culto di questa dea”, ha raccontato Francesco, ricordando che Paolo, poi, parte da Efeso diretto a Gerusalemme e giunge a Mileto: “Qui manda a chiamare gli anziani della Chiesa di Efeso – i presbiteri, sarebbero i sacerdoti – per fare un passaggio di consegne ‘pastorali’. Siamo alle battute finali del ministero apostolico di Paolo e Luca ci presenta il suo discorso di addio, una sorta di testamento spirituale che l’Apostolo rivolge a coloro che, dopo la sua partenza, dovranno guidare la comunità di Efeso”. “E questa è una delle pagine più belle del libro degli Atti degli apostoli”, ha commentato il Papa a braccio: “Vi consiglio di prendere oggi il  capitolo 20 e leggere questo congedo di Paolo ai presbiteri di Efeso. Lo fa a Mileto. E’ un modo di capire come si congeda l’apostolo e anche come i presbiteri oggi devono congedarsi, e come tutti i cristiani devono congedarsi. È una bellissima pagina: Atti degli Apostoli 20, dal versetto 17”.

foto SIR/Marco Calvarese

 

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