Famiglia: Iref-Acli, “negli ultimi anni nessuna vera politica riformistica a suo favore”. Resiste “un modello abbastanza tradizionale” con valori e aiuto

“A fronte di una retorica sulla famiglia spesso stantia e strumentale, le misure effettivamente dirette a sollevare questo soggetto dalle molteplici funzioni svolte risultano scarse e/o inefficaci. Negli ultimi anni essa è stata protagonista di leggi e di interventi legislativi e amministrativi, ma non di una vera politica riformistica a suo favore e soprattutto dei suoi componenti più deboli”. È uno dei passaggi della ricerca “Il vero volto della famiglia italiana: un racconto attraverso i dati” realizzata da Federica Volpi che è stata presentata oggi pomeriggio nel corso dell’evento promosso da Acli e Iref a Roma.
“Le famiglie – spiega la stessa Volpi – sono certamente influenzate dal variare delle circostanze economiche, sociali e ambientali, ma nelle modalità in cui dispiegano la propria vita sono anche in grado di influenzare tutti gli aspetti del vivere sociale”. Dall’indagine emerge, per esempio, che per il 40,3% degli intervistati la famiglia è il luogo dove si trasmettono i valori, per il 26,1% un luogo dove si può sempre tornare quando si incontrano difficoltà, per il 20,5% una risorsa per la società. I comportamenti che più degli altri non sono ammessi nella propria famiglia sono il rifiutarsi di aiutare una persona in difficoltà (18,5%), appropriarsi di denaro pubblico (17,2%), non fare il proprio dovere nel lavoro che si svolge (12%), non dare la priorità alla propria famiglia (11,4%), avvalersi di una raccomandazione a danno di un altro (8,9%), evadere le tasse (8,3%), appropriarsi di meriti altrui (8%), trattare male un immigrato (6,6%).
L’indagine conferma poi come resista “un modello abbastanza tradizionale della famiglia” verso la quale si può fare affidamento, anche in caso di avversità. In generale viene espressa molta soddisfazione per le relazioni familiari. E se il 26,6% ha espresso il desiderio di avere più figli (anche in passato) per il 47,8% gli orari di lavoro vanno in collisione con la cura della famiglia aumentando i problemi di conciliazione. Infine, in famiglia è difficile contrastare i modelli dei media (26%) e avere aiuto dalle altre agenzie educative (10,8%).

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