Natale: mons. Tessarollo (Chioggia), “siamo ‘ospiti e pellegrini’ verso la meta futura e definitiva”

“Celebrare il Natale di Gesù, Figlio di Dio, è fare memoria che noi uomini siamo ‘amati da Dio’. La nostra condizione umana, con tutte le sue risorse e tutti i suoi limiti, scelta dal Figlio stesso di Dio, ci rassicura che noi uomini non stiamo sotto il segno della maledizione ma della benevolenza di Dio. Sulla terra non siamo ‘raminghi’ e nella condizione umana non siamo ‘castigati’ ma ‘ospiti e pellegrini’ verso la meta futura e definitiva”. Lo ha scritto mons. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, nel messaggio di auguri inviato alla diocesi. “Rivolgo a tutti l’augurio che la liturgia del Natale e i segni che ne manifestano il significato, come il presepe – spiega mons. Tessarollo –, ispirino nei nostri cuori sentimenti di fede, fiducia e gioia nel Signore e suggeriscano pure pensieri di pace e di amore nei confronti di ogni uomo, vicino e lontano, specie nei confronti di chi vive o ci passa accanto e sta sperimentando in se stesso la fragilità, la solitudine, la sofferenza o anche la disperazione”. Infine, dal vescovo un auspicio che il “Natale diventi anche Natale di solidarietà e vicinanza con quanti tra i nostri fratelli lontani e ‘della porta accanto’ hanno sofferto o stanno soffrendo i disagi della povertà, della malattia, dell’indigenza, dell’incuria umana e delle calamità che hanno toccato anche il nostro territorio”.

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