Natale: mons. Spina (Ancona-Osimo), “per raggiungere Cristo si può partire anche da molto lontano, come hanno fatto i Magi”

Mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo

“Per raggiungere Cristo non c’è bisogno della vicinanza, come per i fabbri e i fornai della quotidianità. Come i Magi, si può partire anche da molto lontano”. È un invito a mettersi in cammino, quello che mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, ha rivolto nel suo messaggio di Natale. “Oggi – sottolinea mons. Spina – il Natale è diventato una festa dei negozi, il luccichio abbagliante nasconde il mistero dell’umiltà di Dio, che ci invita all’umiltà e alla semplicità. Il Natale è un mistero di amore. Dio si fa uomo, diventa un volto da amare affinché ogni volto sia amato. Nel Bambino di Betlemme Dio assume un volto affinché ogni persona sia per noi un volto. Quando l’altro è un volto che ignoro, io ignoro il Natale”. Mons. Spina cerca di mettere in luce il senso di una festa che oggi è sempre più oscurata dalle luci e dai suoni che riempiono le nostre città e le nostre case. “Natale ritorna con la sua luce, annunciato da milioni di piccole luci che sembrano voler ornare le nostre città e le nostre case”. “Da alcuni anni, interrogativi inediti hanno iniziato ad aleggiare sul Natale e sul modo di celebrarlo – sottolinea l’arcivescovo di Ancona-Osimo –. Da un lato, si accentua sempre più la dimensione commerciale, consumistica; dall’altro, si carica di una valenza antropologica. I valori della quotidianità, l’amicizia, l’amore sono ormai legati a questo giorno al punto che là dove vi è contrapposizione tra credenti e non credenti, la festa rimane tale per tutti. I credenti si dicono ‘Buon Natale’, i non credenti ‘Buone Feste’, ma il clima della gioia, dell’intimità è da tutti condivisa. Il Natale è una buona occasione per riaccendere una speranza che riguarda l’umanità intera”.

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