Natale: mons. Pennisi (Monreale), “Gesù bambino ci porta il sorriso di Dio, la più grande energia per ricominciare a costruire una società a misura d’uomo”

“Gesù bambino ci porta il sorriso di Dio, venuto a partecipare alle nostre piccole gioie ad asciugare le nostre lacrime. Quel sorriso è la più grande energia per ricominciare a costruire una società a misura d’uomo conforme al disegno di Dio”. Lo ha scritto l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nel messaggio diffuso in occasione delle festività natalizie.
“Nella nostra società delle ‘passioni tristi’ che ha paura del futuro – osserva l’arcivescovo –, anche per chi continua ad allestire il presepe e ad addobbare l’albero di Natale, simbolo dell’albero della vita, c’è il rischio dell’abitudine che considera il Natale come una festa tradizionale, ma che dimentica il festeggiato”. Secondo mons. Pennisi, “la lettera apostolica di Papa Francesco ‘Admirabile signum’ sul significato e il valore del presepe, insieme ad un profondo messaggio teologico e antropologico, contiene delle indicazioni per la vita quotidiana, che aiutano a mettere al centro Gesù Cristo e a sperare in una novità che continuamente dà significato alla nostra esistenza”. “Il Natale – evidenzia l’arcivescovo – non è un evento del passato, ma è un ‘mistero’ che si è reso presente nella storia e che continua. È l’annunzio della nascita di un uomo nuovo, che è venuto a ricostruire un mondo nuovo, dove c’è spazio per tutto ciò che è autenticamente umano, per la santità quotidiana che ci dà la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni”. “Il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio – prosegue mons. Pennisi – ci dice che la nostra vita è inserita in quella di Dio e ci aiuta a fare memoria della tenerezza e della grandezza dell’amore di Gesù, che ci ama fino a unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”. “Dal mistero del Natale siamo invitati a coinvolgerci nella storia della salvezza, a sentirci contemporanei di Gesù Cristo, che è vivo e presente in questo terzo millennio dopo la sua nascita, a seguirlo, sulla via dell’umiltà, della mitezza, della povertà, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce del Golgota. Ognuno di noi – ammonisce l’arcivescovo -, dopo aver sperimentato la gioia dell’incontro con Gesù, per rendere credibile il mistero del Natale, è chiamato ad annunciare a tutti questa ‘Bella Notizia’, testimoniando il suo amore con concrete azioni di misericordia a servizio dei fratelli e delle sorelle più bisognosi”. “Il Natale – conclude mons. Pennisi – ci dà la certezza e la gioia che Dio è con noi come nostro compagno di viaggio e noi siamo con Lui, tutti figli dello stesso Padre e fratelli fra di noi, perché fratelli di quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria, che genera in noi ora una novità di vita”.

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