Natale: mons. Miragoli (Mondovì), “Gesù è presentato come luce e calore, elementi essenziali alla vita”

“Lasciamoci rischiarare e dirigere dal Sole che, instancabile, sorge ad ogni Natale”. Questo l’augurio che ha rivolto mons. Egidio Miragoli, vescovo di Mondovì. Riflettendo sul “Benedictus”, il cantico che la Liturgia delle Ore trae dal Vangelo di Luca, il vescovo di Mondovì ricorda che il Natale “si origina nella ‘bontà misericordiosa’ con cui Dio ha guardato alla nostra realtà”. “Il suo stesso accadere – prosegue mons. Miragoli – è descritto come la ‘visita’ di un ‘sole che sorge’. Gesù è presentato come luce e calore, due elementi assolutamente essenziali alla vita”. È una luce che arriva a “rischiarare” la vita dell’uomo che sta “nelle tenebre”. “Un’immagine potente – commenta il vescovo di Mondovì – intorno alla culla di Betlemme, a quel bagliore che lacera il buio della notte e del mondo, ci sono uomini immersi in una tenebra di morte. E siamo noi, chiusi nell’ombra della nostra fede tiepida, della nostra speranza mai convinta, della nostra carità avara. Delle nostre vite complicate da meschinità, rancori, infedeltà, pochezze”. Mons. Miragoli ricorda che con la sua venuta, Gesù non solo rischiara le nostre vie, ma “dirige i nostri passi” verso la pace. “Il verbo non lascia dubbi – sottolinea – Gesù vuole guardarci, conosce la meta e vuole farcela raggiungere, si propone come maestro il cui magistero darà frutto di pace. Peccato che per noi uomini non sia mai facile accettare l’autorità di qualcuno che da fuori orienti il nostro cammino”.

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