Natale: mons. Bellandi (Salerno), “accogliamo davvero il Festeggiato per riscoprire le ragioni autentiche della nostra gioia”

“Natale inaugura un’epoca nuova, dove la vita non si programma, ma si dona; dove non si vive più per sé, in base ai propri gusti, ma per Dio; e con Dio, perché da Natale Dio è il Dio-con-noi, che vive con noi, che cammina con noi. Vivere il Natale è lasciarsi scuotere dalla sua sorprendente novità. Il Natale di Gesù non offre rassicuranti tepori da caminetto, ma il brivido divino che scuote la storia. Natale è la rivincita dell’umiltà sull’arroganza, della semplicità sull’abbondanza, del silenzio sul baccano, della preghiera sul ‘mio tempo’, di Dio sul mio io”. Lo scrive mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, nella sua lettera alla diocesi per Natale, il primo che trascorre come pastore della diocesi campana, e lo fa con le parole di Papa Francesco nell’Udienza generale di mercoledì 19 dicembre 2018.
La lettera è anche occasione per il presule di fare un primo bilancio del periodo trascorso: “Ho già potuto incontrare molti di voi, ricevendo da tutti un’accoglienza così carica di affetto e stima da andare ben al di là di ogni mia più rosea aspettativa. Posso solo dirvi grazie, con tutto il cuore!”.
L’arcivescovo invita i fedeli “ad accogliere e a festeggiare davvero il Festeggiato, così da riscoprire nuovamente, con commozione e gratitudine, le ragioni autentiche della nostra gioia e a comunicarle – con la nostra vita – ai parenti, agli amici, a tutte le persone che avremo modo di incontrare in questi giorni di festa”. Mons. Bellandi ricorda: “Ci potrà aiutare, in questo, anche la bella tradizione dell’allestimento del presepe, al cui significato e valore il Santo Padre ha voluto dedicare una lettera (Admirabile signum), pubblicata domenica 1° dicembre e che vi suggerisco come testo di riflessione in preparazione al Natale”.

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