Avvento: mons. Savino (Cassano all’Ionio), “un manifesto in cui individuare le sfide che la cultura di oggi pone alla fede”

“L’esperienza cristiana ci regala una nuova significazione della nostra nascita che si apre ad un ristabilimento, una rigenerazione, che consente di superare la separazione e l’isolamento del nostro essere ‘gettati’ nel mondo. Non è sufficiente quindi un’unica nascita; questa è una nascita dal basso, dal ventre di nostra madre, segnata dal dramma della separazione, del peccato, e che a volte richiede una lunga elaborazione anche per tutta la vita”. Lo scrive il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino, nella lettera pastorale per il tempo di Avvento dal titolo “ Ri-nascere dall’alto. Fede e responsabilità tra eredità e rigenerazione” nella quale evidenzia che è richiesta “una seconda nascita, una nuova nascita che ha come ‘liquido amniotico’ in cui veniamo immersi, la Fede: questa nascita è il battesimo che riceviamo, in cui rinasciamo dall’alto, dall’acqua e dallo Spirito”.
Per il presule calabrese il compito del cristiano è “rigenerare il mondo, liberandolo dalla contraddizione della violenza. Occorre – scrive – farsi liberare da Cristo e portare il Cristo nel cuore del mondo per liberarlo dalla contraddizione della violenza”. Di qui l’invito anche affinché “le nostre comunità riscoprano il valore della Parola di Dio come eredità primaria che Cristo ci ha consegnato. Mons. Savino chiede che si individuino in ciascuna comunità, “dove ciò fosse possibile alcune persone (giovani e adulti) che redigano un manifesto della ‘fede responsabile’ in cui individuare le sfide che la cultura in cui viviamo pone oggi alla nostra fede” e “cercare nel proprio territorio qualche realtà caritative o socio assistenziali che avrebbero bisogno di una ‘rigenerazione’ spirituale oltre che umana e materiale”.

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