Paraguay: appello dei giovani, “vogliamo essere protagonisti di società migliore, molti leader politici sono corrotti”

“Oggi insieme alla Vergine di Caacupé, madre dei giovani e di tutti i paraguaiani, con grande gioia e speranza solleviamo i nostri desideri e desideri più profondi sulla nostra nazione e allo stesso tempo testimoniamo impegno di giovani cristiani e paraguayani”. Inizia così il documento della Pastorale giovanile del Paraguay, diffuso ieri in occasione del pellegrinaggio nazionale dei giovani, a conclusione del Triennio della gioventù, nel principale santuario del Paese.
Nel corso del triennio, si legge, “abbiamo veramente sentito l’abbraccio di Cristo Gesù, siamo invasi da un sentimento di gratitudine a Dio per averci concesso questo tempo di grazia, durante il quale il Signore ha toccato così tante vite di giovani, che a loro volta lo hanno abbracciato”.
I giovani del Paraguay, in occasione del pellegrinaggio, non hanno rinunciato a denunciare la situazione sociale e politica in cui vive il Paese, e in particolare “l’atteggiamento corrotto di molti leader politici, che continuano a trafficare, che non guardano né ascoltano i cittadini, mancano di rispetto alla dignità e ai diritti di ciascun paraguaiano, il popolo è stufo di coloro che ne beneficiano e cercano solo di riempirsi le tasche, a spese delle persone umili e laboriose. Ancora, “la mancanza di trasparenza nella pubblica amministrazione continua a regnare a tutti i livelli. Ci dispiace che la giustizia sia diventata uno strumento corrotto e gestito da poteri politici ed economici, essendo utilizzato a favore di interessi privati, non può esserci giustizia indipendente, tempestiva ed economica se è in mano ai più potenti e dà le spalle ai poveri”.
I giovani denunciano numerose piaghe che affliggono il Paese: l’impossibilità, per molti, di accedere a un servizio sanitario pubblico, mentre molti bambini muoiono e gli ospedali “cadono a pezzi”; la violenza, il narcotraffico e l’insicurezza; la deforestazione e gli attentati all’ambiente. Nel messaggio si chiede ai governanti di essere attenti alle necessità del popolo, senza privilegiare interessi particolari o personali. E ai giovani “di essere protagonisti nella costruzione di una società migliore”.

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