Brasile: dom Oliveira (presidente vescovi), “vergognosi attacchi e persecuzioni contro gli indigeni”

“È vergognoso dover assistere, nel XXI secolo, a persecuzioni e attacchi contro la popolazione indigena, a causa di cupidigia, avidità di estrazione mineraria, e, in particolare, a gravi crimini, causati da irragionevoli ambizioni, dalla schiavitù al dominio dei soldi”. Lo afferma, in un video diffuso ieri sui canali della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), il presidente, dom Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte, che prende posizione sulle recenti uccisioni di indigeni e sugli attacchi ai popoli nativi. “Non lasciamo aggravare questa cicatrice della società brasiliana, che è la persecuzione dei popoli originari del Brasile”, ha dichiarato l’arcivescovo, che prosegue: “Dobbiamo guardare con simpatia agli indigeni. Inoltre, dobbiamo chiedere alle autorità competenti un’indagine seria e rapida dei fatti. Che giustizia sia fatta”.

Il presidente della Cnbb sottolinea che “esercitare l’opzione preferenziale per i poveri, sigillo di autenticità della fede cristiana, significa essere dalla parte degli indios. di chi vive in strada, dei sofferenti e degli emarginati, tutti i nostri fratelli e sorelle”.
Citando il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace 2020, dom Oliveira conclude: “La vita non va scambiata per la ricchezza. La pace è il più grande tesoro che una civiltà può conquistare. Lasciamo che la ricerca della pace sia l’orizzonte permanente delle relazioni umane, un impegno incrollabile che richiede rispetto per tutti i popoli, in particolare gli indigeni, esclusi dalla nostra società, sull’esempio di Gesù e di coloro che gli sono vicini nel presepe”.

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