Diocesi: mons. Crociata (Latina), “stringere un patto educativo per il futuro delle giovani generazioni”

“La cattedrale è simbolo per eccellenza della totalità dei fedeli, dell’assemblea dei credenti radunata dal Signore”. Lo ha ricordato mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, nell’omelia della celebrazione eucaristica che ha presieduto questo pomeriggio per l’anniversario della dedicazione della cattedrale di San Marco, in concomitanza con il natale di Latina, fondata nel 1932. “Di frequente la nostra visibilità intraecclesiale si trasforma in una sorta di invisibilità quando ci troviamo nello spazio pubblico – ha rilevato il vescovo –. Avviene una sorta di mimetizzazione, che bisognerebbe capire se deriva da paura, da opportunismo o, semplicemente, da superficialità e assenza di radicate convinzioni e motivazioni”. Il presule ha specificato che non si tratta di avere una visibilità di maniera, ma di “stare con dolcezza e rispetto in relazione con altri, nel senso del dovere e nella diligenza sul lavoro”, “nell’attenzione alla persona e ai beni comuni”. Insieme ad alcuni segnali positivi di cittadinanza attiva, mons. Crociata ha sottolineato il “significativo livello di natalità” in provincia di Latina rispetto alla media nazionale, segnale di “speranza”, che però richiede anche “responsabilità”. Bisogna stringere “un patto educativo” tra famiglie, scuola, istituzioni e Chiesa di fronte a dipendenze, abbandono scolastico, problemi familiari e individuare “grandi obiettivi comuni, che rispondano alle attese e ai bisogni della popolazione e del territorio, e mobilitare attorno ad essi le forze e le aggregazioni”, ha concluso mons. Crociata.

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