Israele: Yehoshua (scrittore), “troppa memoria può essere pericolosa. Guardare al presente e al futuro e costruire relazioni”

“Troppa memoria può essere pericolosa. Troppa enfasi sulla memoria della Shoah rende gli antisemiti più aggressivi. Penso che dobbiamo guardare al futuro e al presente, e non insistere sempre e solo sul passato”. È quanto afferma lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua, in una intervista al Sir rilasciata a margine di un incontro presso l’Università Gregoriana lo scorso 11 dicembre, con il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura. “Dobbiamo ridurre, non dimenticare, ridurre il livello e l’intensità della memoria – precisa lo scrittore – ovunque, e non solo per ciò che riguarda gli ebrei. In Polonia, in Ungheria insistere sulla memoria di molti eventi ha portato al ritorno delle dispute. Abbiamo così tanti problemi nel presente e soprattutto nel futuro come il clima e migrazioni che non possiamo sempre riesumare la memoria e usarla per attaccarci e litigare tra di noi”. “Io non credo che la gente stia dimenticando la Shoah – spiega Yehoshua – il problema oggi è come costruire e sviluppare le relazioni con ebrei, musulmani e altre realtà. Non possiamo, per esempio, continuare ad accusare gli italiani per quello che ci hanno fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. Non possiamo sempre rivangare le problematiche del passato. Dobbiamo costruire relazioni per il presente e per il futuro”.

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