Neonati in crisi d’astinenza: Paolillo (Sin), “rischio malformazioni e gravi danni neurologici”. “Prevenzione va fatta a scuola”

Ritardi psicomotori, disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento, basso quoziente intellettivo. Sono i danni neurologici che possono manifestare, anche a lungo termine, i bambini nati da mamme tossicodipendenti e affetti, poche ore dopo la nascita, da sindrome di crisi d’astinenza. Lo spiega in un’intervista al Sir Piermichele Paolillo, responsabile dell’Unità operativa di Neonatologia del Policlinico Casilino di Roma e vicepresidente della Società italiana di neonatologia, che solo negli ultimi giorni ha ricoverato in terapia intensiva e curato quattro neonati. Se il feto si trova ancora nelle prima fase di formazione, l’assunzione di droghe da parte della madre può arrecare danno a diverso organi e apparati. Fondamentale la prevenzione. Per Paolillo, le parole d’ordine sono: “informazione, educazione e responsabilizzazione dei giovanissimi, e pugno di ferro con trafficanti e spacciatori”. “Bisogna dire che la droga – tutte le droghe – rovinano la vita di chi ne fa uso, della sua famiglia e dei suoi figli. Il problema purtroppo è sottovalutato e ad essere a rischio sono soprattutto i ragazzi, e sempre più giovani. Bisogna trovare il modo di parlarne a scuola fin dalla prima media, ma anche nei consultori e negli ambulatori. Servirebbero campagne mediatiche e sui social con testimonial di riferimento per i giovani: cantanti, attori, sportivi. Anche campagne del ministero della Salute”. “Occorre accendere i riflettori sui rischi che la droga comporta – conclude il vicepresidente della Sin – e vigilare che non si spengano”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo

Informativa sulla Privacy